Curiosità

Aegyptiaca comincia a prendere forma una notte di mezza estate, nel posto più improbabile della terra: Las Vegas.

La suggestione dell’immensa piramide di cristallo nero rimessa a lucido ogni sera da inquietanti scarabei meccanici… il raggio che sorge dalla sommità luminosa del pyramidion e si allunga nella notte fino a sfiorare le stelle… la riproduzione della Sfinge di pietra…

Tutto ha inizio oltre quella porta al settimo piano, stanza 726. E’ la prima sulla destra:

Chi c’è di guardia all’ingresso? Sarà mica Anubi? Già proprio lui: perché non farne un personaggio del romanzo? Chi ha letto il libro riconoscerà la lancia…

Quando prendevo il sole in piscina, ai piedi dell’imponente piramide di cristallo che racchiude le stanze del Luxor Hotel, non potevo fare a meno di lasciare vagare liberamente la mia immaginazione. Specie nei giorni in cui il sole non c’era…

E quando uscivo all’aperto, sfidando un caldo che faceva impallidire quello dell’Antico Egitto nel 10’000 a.C., cosa vedo? Una Stele. Per chi ha letto il libro questa parola dovrebbe dire qualcosa. Ebbene sì: la Stele dei Sogni. Made in L.V.

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