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Recensione Aegyptiaca
Il personaggio di Babu è epico. In tutta la seriosità della situazione, certe sue perle di saggezza fanno scompisciare. Aggiunge il comico che serve per non far cadere l’aria che tira nel soffocante, e con quella sua parlata un po’ grottesca risulta simpatico già alla prima battuta. Complimenti per la trovata!
L’azione è spettacolare. È tanta, continua ma non pedante, ed è presentata in un modo che tiene col fiato sospeso. Cioè, una volta cominciato un capitolo non si può piantare alla fine di un paragrafo perché c’è quella frasetta che mette in forse la voglia di posare il libro. Gli ultimi capitoli sono da bere tutti d’un fiato. Ma – a parer mio – non solo questi.
In particolare, ho trovato molto ad effetto l’entrata in scena di Adamo ed Eva. Un poco per volta, con Eva che per una volta non personifica la tentazione (e, quindi, il male) come invece ci insegnano.
Come dire…dissacri tutto ciò che le suore e gli insegnanti di religione si sono sforzati di farci entrare nella zucca, ma lo dissacri in modo piacevole.Ancora una volta l’accuratezza nei dettagli mi ha lasciato estasiata, ma quello che mi ha colpito di più sono tutti i riferimenti mitologici e biblici che si trovano lungo il racconto. Sono tanti e non ce n’è uno fuori posto. Quello che mi ha colpito di più è stato il riferimento alla pentapoli. Ammetto che ne conoscevo solo una parte (cioè Sodoma e Gomorra). Adamar proprio non l’avevo mai sentita e, lì per lì, ho pensato che fosse una città ideata a scopo narrativo. Invece no! Sorpresa sorpresa, Adamar è esistita (biblicamente parlando). Tutti punti a tuo favore, complimenti! (Marta D.R.)
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Recensione Aegyptiaca
La copertina è tra le più suggestive che abbia mai visto. Il giusto omaggio a una storia che trascina il lettore in un mondo molto lontano nel tempo ma anche appartenente a ogni tempo, dove si incontrano (e si scontrano) passioni, ambizioni, gelosie, paure, la voglia di essere solo se stessi (non quello che vorrebbero altri o il destino) e il coraggio di farcela. A me ha fatto sia ridere che piangere, mi ha tenuto compagnia, mi ha raccontato di paesi e epoche di fantasia senza tradire i contesti reali e mitologici che conosco e a cui si ispirano (Lulù)
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Recensione Publishers Morning
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Ci costringe a lottare contro forze occulte, amare e viaggiare con il più irresistibile commando di predestinati (Publishers Morning)
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Luxor di Las Vegas
Qualcuno forse si è chiesto dove ho immaginato per la prima volta la trama di Aegytptiaca, un fantasy epico ambientato nell’antico Egitto e con personaggi come la Sfinge? Ebbene, la risposta è semplice: durante una vacanza a Las Vegas, nel magnifico Luxor Hotel.
Perchè? Bè, guardate voi stessi 🙂
Il primo romanzo della saga
Antico Egitto, piana di Giza. Tary ha sedici anni ed è figlia di nobili, Gavri’el è un povero nemeh che vive in una famiglia di contadini. Giocano alla guerra sulle rive del Nilo, ignari che le loro vite e il mondo che conoscono stanno per cambiare per sempre.
Antica Grecia, pendici del monte Parnaso. Delphi ha vissuto l’adolescenza rinchiusa in un tempio scavato nella roccia. Il suo corpo è percorso da spirali di simboli che nessun Figlio dell’Uomo può leggere poiché la parola scritta è proibita agli umani. I suoi sogni sono tormentati da spaventose visioni.
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In vendita nel mese di Marzo presso il sito dell’editore e tutti gli Store on line (Amazon, IBS, BOL, Libreriauniversitaria, etc)
In vendita nella seconda metà di Marzo presso le Librerie (in particolare presso le Feltrinelli)
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