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Archivio per 27/02/2013

Citazione

Recensione Aegyptiaca

Il personaggio di Babu è epico. In tutta la seriosità della situazione, certe sue perle di saggezza fanno scompisciare. Aggiunge il comico che serve per non far cadere l’aria che tira nel soffocante, e con quella sua parlata un po’ grottesca risulta simpatico già alla prima battuta. Complimenti per la trovata!

L’azione è spettacolare. È tanta, continua ma non pedante, ed è presentata in un modo che tiene col fiato sospeso. Cioè, una volta cominciato un capitolo non si può piantare alla fine di un paragrafo perché c’è quella frasetta che mette in forse la voglia di posare il libro. Gli ultimi capitoli sono da bere tutti d’un fiato. Ma – a parer mio – non solo questi.

In particolare, ho trovato molto ad effetto l’entrata in scena di Adamo ed Eva. Un poco per volta, con Eva che per una volta non personifica la tentazione (e, quindi, il male) come invece ci insegnano.
Come dire…dissacri tutto ciò che le suore e gli insegnanti di religione si sono sforzati di farci entrare nella zucca, ma lo dissacri in modo piacevole.

Ancora una volta l’accuratezza nei dettagli mi ha lasciato estasiata, ma quello che mi ha colpito di più sono tutti i riferimenti mitologici e biblici che si trovano lungo il racconto. Sono tanti e non ce n’è uno fuori posto. Quello che mi ha colpito di più è stato il riferimento alla pentapoli. Ammetto che ne conoscevo solo una parte (cioè Sodoma e Gomorra). Adamar proprio non l’avevo mai sentita e, lì per lì, ho pensato che fosse una città ideata a scopo narrativo. Invece no! Sorpresa sorpresa, Adamar è esistita (biblicamente parlando). Tutti punti a tuo favore, complimenti!  (Marta D.R.)